Lucca Comics & Games 2024 – Day FIVE

Ultimo giorno del Lucca Comics & Games 2024 … come sempre i sentimenti sono contrastanti.

Da una parte c’è il sollievo per la fine della fiera, che ci darà finalmente la possibilità di riposarci dopo 5 giornate massacranti, dall’altra la tristezza per la partenza e la conclusione delle interminabili giornate di gioco e di scoperta dei nuovi giochi.


Iniziamo con qualcosa di cui avevamo già sentito parecchio parlare, Wyrmspan della Ghenos Games.

Alcuni dicono che si tratta di una copia di Wingspan, altri di un gioco completamente diverso … ecco, forse il giusto sta nel mezzo.

La grafica e la modalità di gioco ricorda molto Wingspan, ci sono le uova … i colori sono quelle, le plance funzionano nello stesso modo, posizioni i cubetti turno per turno, le carte sono quasi identiche a quelle uccello… insomma dai le somiglianze ci sono.

La cosa che lo differenzia è l’introduzione delle carte grotta, che permettono di posizionare draghi dopo la prima casella e la conseguente introduzione dell’azione di esplorazione, che permette di prendere risorse/carte dalle tre righe della nostra plancia senza dover giocare una carta. Questa azione permetterà inoltre di avanzare su un tracciato aggiuntivo, che fornirà risorse e benefici ai giocatori.

Con questa azione e con questo tracciato aggiuntivo perde di senso anche la mangiatoia e i dadi per le risorse, che infatti sono scomparsi. Che dire a tutti quelli a cui piace Wingspan probabilmente piacerà anche Wyrmspan e viceversa, personalmente li ho trovati molto simili ed entrambi, quindi, molto belli.


Ed eccoci alla chicca del giorno, siamo riusciti a provare il gioco in scatola dei Blind Guardian, From the Other Side, insieme al batterista (Frederik Ehmke) e al cantante (Hansi Kürsch) della band!!!!

Oltretutto la cosa ancora più bella è che le miniature dei personaggi del gioco li rappresentano per come sono nella realtà XD.

Frederik e Hansi sono stati davvero simpaticissimi e disponibilissimi e la partita è stata tiratissima fino all’ultimo tiro di dado.

Il gioco è un dungeon crawler in cui dovremo andare ad esplorare le stanze di un dungeon, dove compariranno dei mostri ogni volta che entreremo in una stanza in cui non ci sia già a un mostro.

Noi avremo in mano un mazzetto di carte che potremo giocare per combattere il mostro, ma la cosa particolarissima del gioco è la gestione dell’iniziativa. Ogni giocatore avrà infatti delle tesserine che possono unirsi a quelle degli altri giocatori, formando una sequenza, questa sequenza determinerà l’ordine cui con cui i giocatori potranno giocare le loro carte contro i mostri.

Bisogna però fare molta attenzione, perché non tutte le tessere si incastrano tra loro ed è un attimo costruire la sequenza sbagliata e restare quindi senza la possibilità di giocare 1 o più carte.

Una volta fatta la sequenza di gioco le carte dovranno essere giocate in quell’ordine sotto i mostri e infine, chi ha messo la prima carta, dovrà tirare i dadi per calcolare il risultato del combattimento. Sconfiggendo i mostri si recupereranno i pezzi di uno specchio infranto e quando li avremo presi tutti avremo vinto.

Al contrario, se il combattimento sarà vinto dal mostro, noi prenderemo ferite e aumenterà l’oscurità, che farà unire le tessere drago. Se il grado verrà ricomposto completamente, avremo perso.

Il gioco ci ha convinto, ma purtroppo le copie erano già finite, così abbiamo dovuto ordinarlo per poterlo ricevere in seguito. Un grande grazie alla Scribabs e a Marco Valtriani per averci permesso di provare questa bellissima esperienza.


Cambiando completamente genere siamo passati alla presentazione di Monkey Palace, di Asmodee.

Anche in questo caso al tavolo abbiamo avuto un ospite di eccezione, Giulia di Amicidigiulia. È stata lei, infatti, ad introdurci al gioco e a spiegarci le regole.

Nel gioco, noi dovremo costruire una sorta di palazzo, in mezzo alla giungla, fatto a scalini. Il bello è che la costruzione viene costruita utilizzando i mitici mattoncini Lego. Ad ogni turno noi dovremo prendere una certa quantità di mattoncini a forma di arco e di colonna, per cercare di salire sempre più alto nella costruzione, in modo da fare sempre più punti costruzione, da spendere nell’acquisto di carte sempre più belle, che ci daranno sempre più mattoncini. E poi … poi c’è la scimmietta!

La scimmietta è una scimmietta Lego, che possiamo piazzare sulla costruzione per ostacolare gli altri giocatori … ed è bellissima! Inutile dire che in fiera sono state vendute tutte le copie del gioco.


Con la giornata che stava volgendo al termine abbiamo provato un giochino veloce, Evolversi Male, con l’espansione Bradipo e Zanzara, della MS Edizioni.

Non avevamo ancora provato il gioco di BarbascuraX, neanche nella sua versione base ed ero curioso di capire come fosse. Devo dire che non ci ha fatto un grande effetto, dal nome, ci aspettavamo entrambi una cosa diversa. Pensavamo fosse un qualcosa simile a evolution, dove partivamo con un nostro personaggio che, nel corso della partita si sarebbe evoluto male.

In realtà non è nulla di tutto ciò, semplicemente è un deck building, in cui tutti i turni giochiamo 3 o 4 carte del mazzo e ne aggiungiamo fino a una nuova.

Per quanto riguarda le carte, alcune di queste ci sono sembrate inutilmente volgari e alcune decisamente più forti di altre, oppure del tutto casuali. Insomma, il gioco non era quello che ci aspettavamo e non ci ha per nulla conquistato.


Ultimo gioco della fiera è stato Il Fiume d’Oro della Asmodee. Il gioco in fiera è andato totalmente sold out.

Si tratta di un gioco gestionale in cui noi dovremo raggiungere degli obbiettivi comuni, costruendo edifici, giocando carte e avanzando sui tracciati, prima si raggiungerà l’obbiettivo, più punti di prenderanno rispetto agli altri.

Graficamente devo dire che è veramente bello, in particolare il fiume d’oro del tabellone è un qualcosa che lascia quasi a bocca aperta. Per quel che riguarda le meccaniche di gioco, mi ha invece lasciato molto perplesso l’utilizzo del dado. Praticamente, ogni turno, il giocatore deve tirare un dado e sarà in base al risultato ottenuto, che potrà compiere le diverse azioni.

Per esempio, se il dado fa uscire giallo, allora potranno essere giocate solo carte gialle, o si potrà costruire solo nella zona gialla. Il risultato del dado potrà essere modificato usando il favore divino, aumentandolo o diminuendolo di un punto per ogni punto di favore divino speso.

Qui arriva il problema, i punti di favore divino sono limitati e se inizia a girarti male con il dado non ne avrai abbastanza per fare le azioni che ti servono e dato che il gioco è una corsa a chi arriva prima agli obbiettivi, questa cosa può risultare castrante. Quindi cosa ne pensiamo? Ad Andrea è piaciuto molto, a me non ha convinto, ai posteri l’ardua sentenza!.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *