Essen a Milano 2024

Ciao a tutti, sabato, come ogni anno, mi sono recato a quella che, secondo me, è in assoluto una delle migliori manifestazioni ludiche della zona di Milano: Essen a Milano.

Per chi non la conoscesse si tratta di una manifestazione completamente gratuita che si svolge ogni anno, subito dopo lo Spiel di Essen, la più grande fiera internazionale dedicata ai giochi da tavolo, dove vengono presentate le più importanti novità dell’anno.

Essen a Milano non si pone sicuramente l’obbiettivo di raggiungere lo Spiel di Essen, ma è invece una manifestazione organizzata interamente dai volontari della Tana dei Goblin di Milano/Board Game Society nella loro sede di ritrovo, la Casa dei Giochi di via Sant’Uguzzone.

La manifestazione è a ingresso libero e si volge su una sola giornata, dalle 10 alle 19.

Come si suol dire, è una manifestazione organizzata dai giocatori per i giocatori, dove i volontari fanno provare le principali novità uscite allo Spiel.

Ogni tavolo ha un volontario che ti spiega, devo dire sempre molto bene, le regole del gioco e che ti segue per tutta la partita.

Volendo puoi anche comprare in loco il gioco che hai provato, alcune volte anche a prezzo scontato.

Quest’anno purtroppo ho potuto partecipare solo nel pomeriggio, ma, anche se il tempo era poco, non me la sono sentita di non andarci 😊.

Essendo arrivato “in ritardo” per i miei standard e sapendo che il tempo stringeva, non ho fatto una grande selezione dei tavoli, ma mi sono infilato nei primi tavoli che ho trovato e che avevano attratto la mia attenzione.


Come primo gioco ho provato Phoenix – New Horizon, di Barroso e Redondo, un classicissimo piazzamento lavoratori dove, in un mondo post apocalittico, noi dobbiamo piazzare dei generatori per fare crescere delle città/altri tipi di insediamenti, che sostanzialmente ci permetteranno di completare degli obbiettivi che ci daranno bonus e avanzamenti sui tracciati, avanzamenti che permetteranno, al primo che arriva, di piazzarsi sulle tessere obbiettivo di fine partita.

Già dalla breve descrizione che vi ho fatto si percepisce che come questo gioco si un gioco dove la concatenazione di azioni fa da padrone, “io faccio questa azione, che mi permette di fare quest’altra azione, che scatena un’altra azione, che mi da questo bonus immediato, che mi permette di fare altro …”.

Ecco, secondo me, questi giochi rischiano sempre di farti perdere un po’ il filo della mossa, dato che la concatenazione di azione che viene innescata ne può generare altre diverse e parecchio lunghe, che per essere svolte correttamente hanno bisogno di molta attenzione per evitare di saltare o rifare passaggi già fatti.

Il gioco devo dire che mi piaciuto, gira molto bene, è veloce, una volta capiti i simboli è anche abbastanza semplice nelle meccaniche, ma, personalmente, non ho trovato in lui nulla di particolarmente innovativo.

Consigliatissimo per chi ama i giochi di piazzamento lavoratori.


Il secondo gioco provato è stato Terminus, di Aspiras e Volpe.

In questo caso il nostro scopo principale è quello di costruire delle linee e delle stazioni della metropolitana, che vadano a collegare i diversi quartieri della città, in base ai nostri obbiettivi privati e facendo in modo di terminare la partita con le nostre stazioni vicine a delle tessere che, piazzate durante il gioco, ci permetteranno di effettuare azioni speciali. Più tessere avremo vicino, più punti prenderemo.

Nel turno di gioco, il giocatore deve posizionare l’omino che lo rappresenta su una casella di un tracciato circolare, ogni casella da la possibilità di svolgere determinate azioni (recuperare risorse, pagare risorse per costruire cose/prendere obbiettivi, pagare soldi per prendere risorse …) che, se concatenate bene, ci porteranno ad espandere la nostra rete di stazioni.

Il gioco si svolge su tre anni, per ogni anno potremo fare 3 giri sul nostro percorso delle azioni e l’anno successivo ripartiremo in base all’ordine di arrivo.

Il gioco è un gioco che spinge la pianificazione all’estremo, hai pochissimi materiali, pochissimi soldi e devi cercare di organizzarti con quello che hai per cercare di raggiungere i tuoi obbiettivi prima che gli altri possano ostacolarti con le loro linee o prendendo le risorse che ti servono.

Personalmente non amo particolarmente questo tipo di giochi, il rischio della paralisi del turno è molto alto e durante la partita i giocatori tendono a lamentarsi per la mancanza di risorse, generando una sorta di frustrazione a chi ci gioca.

Il gioco devo dire che è comunque fatto molto bene, è piaciuto moltissimo a tutti i miei compagni di partita che erano amanti del genere. Sicuramente non è un gioco per tutti, ma lo consiglio solo a giocatori esperti e amanti dei german.


Il terzo e ultimo gioco della serata è stato Mesos, di Kahana e Luciani.

Stordito dagli altri due giochi ho deciso di provare qualcosa si più semplice per chiudere la giornata.

Mi sono ritrovato in un’ambientazione preistorica, dove la moneta del gioco è il cibo, in cui dobbiamo fare crescere la nostra tribù acquisendo nuovi personaggi, ognuno dei quali ci permetterà di guadagnare punti vittoria, sia durante il corso dei turni, al verificarsi di particolari eventi, che alla fine della partita, nel conteggio finale.

Il gioco di per sé è semplicissimo, c’è un mazzo, composto da carte di 3 ere, che diventano sempre più potenti, che vengono scoperte sia sotto che sopra un tracciato sul quale, i giocatori a turno, andranno mettere la loro pedina.

Ogni casella del tracciato permetterà di prendere un certo numero di carte da sopra o da sotto il tracciato, le prime caselle ti permetteranno di prendere meno carte, però le prenderai prima degli altri, le ultime ti permetteranno di prendere più carte, ma giocherai dopo gli altri.

Anche se le regole sono semplici e i turni veloci, il gioco devo dire che è risultato più lungo di quanto mi aspettassi e verso la fine.

Il gioco l’ho trovato gradevole, non ho visto nulla di innovativo e credo che possa essere consigliato a tutte le età.

Personalmente non penso che sarà un gioco che aggiungerò alla mia collezione, ma un’altra partita la farei proprio volentieri.


Anche oggi è stata una bella giornata all’insegna del gioco, come sempre c’era molta gente, i dimostratori si sono dimostrati sempre preparati e all’altezza.

Ringrazio veramente di cuore gli organizzatori della manifestazione per il loro impegno e la Casa dei Giochi per l’ospitalità. Sicuramente ci rivedremo nel 2025!


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