“Quanto vale Gerusalemme?” E Salah-al Din rispose: “Niente! … tutto!”.

Questo colloquio lo si può vedere nelle scene finali del film “Le Crociate” di Ridley Scott. Che racconta di quando i Saraceni, guidati da Salah-al Din, riconquistano Gerusalemme.

Ma questo avvenne dopo l’ambientazione di Deus Vult (almeno credo), infatti qui sono i Saraceni che stanno difendendo Gerusalemme, mentre i Crociati stanno cercando di conquistarla!



Il gioco in breve

I due giocatori, che rappresenteranno i Saraceni e i Crociati, si alternano lanciando un dado e muovendo le pedine su una piccola scacchiera. In base al risultato del dado, si risolverà anche una carta evento. Il gioco è tutto qua!


Come si vince

I Crociati vincono se piazzano tre loro pedine nei tre esagoni marroni sulla porta di Gerusalemme, oppure se non ci sono più pedine Saracene sul campo di battaglia.

I Saraceni vincono se non ci sono più pedine Crociate sul campo di battaglia, oppure non ci sono altre pedine Crociate fuori dalla loro area di controllo, io traduco fuori dal loro accampamento.

Nel corso del gioco può capitare che non ci siano mosse possibili per entrambi gli schieramenti, in questo caso vince chi ha eliminato più pedine avversarie.



Materiali di gioco

Le carte (leggerine) hanno dei bellissimi disegni, è stata la cosa che mi era molto piaciuta, insieme alla bellissima scatolina. Le pedine e i dadi sono quelli del Gioco dell’Oca. Se avete capito di che gioco parlo, siete vecchietti.

La plancia è un cartoncino con disegno non conforme al manuale di gioco, o viceversa.

Info Generali

  • Autore: Giacomo Sottocasa & Sergio Giovannini
  • Editore: Rose & Poison
  • Categoria: Strategia Astratto
  • Tipologia gioco: Lancio dadi / Movimento su Scacchiera
  • Competitivo/Collaborativo: Competitivo
  • Numero giocatori: 2
  • Età consigliata: 8+
  • Durata indicata (min): 20
  • Dipendenza lingua: nessuna
  • Lingua: Italiano
  • Difficoltà: semplice


Preparazione

Ogni giocatore sceglie una fazione, i Saraceni o i Crociati. Prende il dado del suo colore, le pedine e ne piazza alcune sulla scacchiera, seguendo le istruzioni sulla preparazione spiegate nel regolamento.

Qui nascono i primi problemi: il disegno riportato sul manualetto di gioco è invertito e quindi si pena un po’ a fare la cosa giusta. Magari invece è invertito il disegno sulla plancia di gioco, ma non è dato saperlo.

Si mescola il mazzo di carte, che io forse chiamo impropriamente mazzo evento e si può iniziare il gioco.


Il turno di gioco

I giocatori si alternano a giocare il proprio turno, a partire dai Crociati.

Lancio del Dado: Si lancia il proprio dado ed in base al risultato ottenuto si effettuano tanti movimenti di 1 esagono di qualsiasi pedina, fino al raggiungimento del valore del dado. Per esempio, se si ottiene un 5, è possibile muovere 5 pedine di 1 esagono, oppure 1 pedina di 5 esagoni, o tutte le altre combinazioni possibili, fino ad aver fatto 5 movimenti di 1 esagono. Il movimento avviene sempre in avanti e nei tre esagoni davanti l’esagono della pedina che state muovendo. Se riuscite a “scavalcare” una pedina avversaria (come a dama), allora catturate quella pedina rimuovendola dal campo di battaglia, piazzandola nella vostra zona prigione.

Giocare una Carta: Se nel lancio del dado si ottiene 4, 5 o 6, allora girate una carta dal mazzo e applicatene gli effetti se sulla carta è rappresentata la vostra fazione, altrimenti scartatela. Non è molto chiaro se la risoluzione eventuale della carta, sia da fare prima o dopo il movimento, ma tant’è….



La nostra opinione

Terribilmente noioso; alea peggio del risiko; è possibile che vi capiti di guardare l’avversario giocare per diversi turni (ovviamente se lanciate male il dado).

Qui vi do un consiglio: non dovete lanciare col polso rigido, ma sciolto e accompagnando col braccio e col bacino, solo così otterrete la vittoria in questo gioco, sta tutto nel bacino…

Mi fermerei qua, ma non posso non dirvi che questo gioco non uscirà mai dalla mia Top 100mille, ci rimarrà per sempre come monito. È l’esatto contrario di Chakra (di cui potete leggere la recensione qui). Chakra ad un primo sguardo l’ho subito schifato ma si è rivelata una perla, Deus Vult l’ho voluto a tutti i costi, ma si è rivelato un NON-GIOCO. I due sono come la lotta tra il bene e il male, uno Yin e l’altro Yang dove a rimetterci è il portafoglio, nessun prezzo può giustificare lo spreco di carta fatto.

Ultima parola sul mio voto, considerate che il voto dato alle carte e alla scatolina è di 3,5.

Voto Andrea

Classificazione: 3.5 su 10.


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